"Per amore di Cristo": un nuovo anno con uno stile rinnovato

Nella foto: il capitello dedicato alla Regina della Pace, posto a ricordo della visita di Papa bendetto XVI avvenuta il 16 luglio 2007


Lo scorso mese di agosto il nostro Vescovo ha pubblicato una nota pastorale che contiene le linee guida a cui deve ispirarsi la vita delle nostre Parrocchie. La prima parte della lettera porta per titolo tutta l'ansia di far conoscere il Vangelo che San Paolo portava dentro il suo cuore: "L'amore di Cristo ci sospinge" ("Cor 5,15). E' una citazione che fonda le motivazioni più serie e che devono guidare la vita della parrocchia

È per amore di Cristo che dobbiamo pregare gli uni per gli altri, accogliere nel nostro cuore le difficoltà grandi e piccole che travagliano e preoccupano la vita personale, delle famiglie e la vita del paese.
È per amore di Cristo che ci impegnano a dare chiara testimonianza di fede ai nostri giovani impedendo che prendano altre strade ben lontane dal Vangelo.
È per amore di Cristo che, insieme, ci sforziamo ad essere comunità credibile, capace di educare i bambini alla fede e ai valori morali che da essa discendono, con la freschezza delle comunità cristiane della "prima ora". Rimettiamo al centro della vita personale e comunitaria l'Eucaristia e l'ascolto della Parola. San Paolo ci invita a non dimenticare mai la sorgente, allontanandoci dalla quale la nostra esistenza corre il rischio dell'aridità umana e culturale.
Nella nota il Vescovo ci invita a praticare la direzione spirituale. San Paolo, dopo la conversione trovò l'aiuto spirituale in una persona di nome Anania. Solo così maturò le scelte fondanti della sua missione. L'invito dunque a sceglierci un sacerdote di fiducia al quale aprire il nostro cuore nella Confessione e nel farci aiutare a scoprire le tante "grandi cose" che l'Onnipotente compie in noi e per mezzo di noi.
In questa prospettiva di crescita nella fede il Vescovo invita tutti alla Lettura della parola di Dio e a favorire la nascita e lo sviluppo dei Gruppi del Vangelo.
Sarebbe proprio un sogno riuscire a crearne uno con persone che credono poco, che nutrono pregiudizi nei confronti della Chiesa, che vogliano approfondire o riscoprire il messaggio cristiano. Sono tante le persone battezzate e cresimate nella nostra Parrocchia che ascoltano un'omelia in modo molto occasionale perdendo familiarità con il Vangelo e la Sacra Scrittura.
Voglio rivolgere un invito: Perché nella prossima Quaresima 2009 non tener conto di questa possibilità? Io spero che questo invito sia raccolto anche dalle giovani famiglie: rendiamoci disponibili a creare occasioni in cui trovarci insieme e scoprire come la Parola di Dio può contribuire a far crescere ed alimentare la vita di coppia, e sostenere la responsabilità educativa verso i figli. Sopratutto una conoscenza diretta può contribuire ad andare al di là dei tanti pregiudizi che incrostano una vita di fede genuina.
Una seconda indicazione riguarda la partecipazione alla Messa domenicale. Occorre superare la convenienza sociale ed essere più convinti del valore che la fede può avere per la vita. In questo conta soprattutto l'esempio di chi alla Messa non manca; conta la consapevolezza che chi si nutre di Cristo è chiamato a misurare sempre il proprio stile di vita con le due pagine più forti dei Vangeli: le Beatitudini e il giudizio universale.

Il vostro Parroco
don Angelo
Bollettino parrocchiale curato dalla Parrocchia di Danta di Cadore. Pubblicato dalla Tipografia Piave s.r.l. in Piazza Piloni a Belluno - Spedizione su richiesta in abbonamento annuale - Richiedere a parrocchiadanta@alice.it